Cinquemila metri quadrati di terreno contaminato dai residui del vecchio inceneritore, interrati nei primi anni ’80: è uno degli aspetti cruciali legati al progetto del biodigestore in contrada Carapollo. Un’opera che unisce due obiettivi: la gestione sostenibile dei rifiuti e la bonifica di un sito fortemente inquinato.

E’ questa la sintesi di una conferenza stampa che si è tenuta stamani presso la sede della TEAM, alla quale hanno partecipato il sindaco D’Alberto, l’assessore Ciapanna, il presidente della Teramo Ambiente Saccomandi e l’ingegner Taglieri (nella foto).

L’ingegner Taglieri ha fatto il punto sulla qualità dell’ambiente a Carapollo (guarda il video nel link nel prossimo blocco) e il quadro che ne esce non è tranquillizzante. Il sito così com’è adesso è fonte di possibile rischio. Contiene materiale cancerogeno a pochi centimetri dal sottosuolo e in un’area molto vasta che deve essere bonificata. “Siti come questo in Italia sono migliaia – ha aggiunto l’ingegnere – ma sono destinati a rimanere tali. Qui, a Teramo, c’è una soluzione“.

L’ecomostro di Carapollo. Nelle sue viscere e nel terreno circostante sono sepolti residui inquinanti

E la soluzione, per il presidente della TEAM Sergio Saccomandi, passa per il nuovo progetto:”non si tratta solo di costruire il biodigestore, ha detto, ma di rimuovere una ferita che c’è sul territorio da quarant’anni“.

COSA NASCONDE IL VECCHIO INCENERITORE. GUARDA IL VIDEO: https://youtu.be/UpG72pHXiJ4

Scorie interrate intorno al vecchio inceneritore. Rilevata presenza di diossina e altre sostanze
I punti monitorati dai carotaggi

ORA SI VA VERSO IL BIODIGESTORE

Ieri la giunta comunale ha deliberato lo smantellamento del vecchio impianto e l’inizio, quindi, delle procedure di gara, gestite dall’AGIR  (Agenzia Regionale per la Gestione Integrata dei Rifiuti), che porteranno alla nascita del nuovo biodigestore. Un’opera importante per la quale sono disponibili 30 milioni di euro di fondi PNRR.

Il rendering del biodigestore di Carapollo

Si tratta – ha detto il sindaco D’Albertodi scegliere tra la possibilità di bonificare un territorio che è fonte di pericoli o la sua conservazione. Non si capisce come si possa essere contrari“.

Ascolta il sindaco D’Alberto. Clicca sul link https://youtu.be/DkizgFOa1OA

Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto

Ascolta Sergio Saccomandi, presidente di Teramo Ambiente, clicca sul link: https://youtu.be/VtvC0hrYPZ4

Sergio Saccomandi, presidente della Teramo Ambiente

LA PRESENTAZIONE NEL LUGLIO SCORSO DEL NUOVO BIODIGESTORE