Lo sviluppo produttivo di un territorio è direttamente proporzionale agli investimenti di cui beneficia. Questo vale per l’Abruzzo, l’Italia e il resto del mondo. La particolare congiuntura che stiamo vivendo in alcuni settori produttivi è dovuta alla recessione del comparto industriale tedesco: penso a una quota importante della nostra economia regionale che esporta in Germania e che, ristagnando, provoca cassa integrazione, come nell’Automotive“. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sottolineando l’unicità della proposta da parte di un’istituzione del territorio, a margine dell’Abruzzo Economy Summit.

Se l’Europa insegue obiettivi difficili da raggiungere, scaricando costi pesantissimi sulle imprese – ha aggiunto il risultato è il ricorso agli ammortizzatori sociali o fabbriche che chiudono. La decisione politica, come evidenziato nel corso dell’intervento dell’economista Pino Mauro, che ringrazio per la chiarezza, diventa fondamentale per indirizzare la crescita dei territori“.

Per questo – ha concluso – intendo incoraggiare Parlamento e Commissione europei, attraverso un parere di cui sono relatore presso il Comitato delle Regioni, a ripensare l’agenda verso l’elettrico della transizione ecologica. La sostenibilità, infatti, non deve essere solo ambientale ma anche sociale. Continuando a inseguire obiettivi irraggiungibili o fuori portata per il mercato rischiamo un danno irreparabile”.

A margine del Summit, si registra anche una nota del ministro D’Urso, il quale analizzando i dati della Regione ha rilevato che “nel 2023 l’export è cresciuto del 13,6% portando l’Abruzzo al quarto posto grazie a settori trainanti come l’automotive e il farmaceutico, occorre ora creare le condizioni per permettere al potenziale della regione di esprimersi al meglio partendo proprio dall’automotive con la grande scommessa in sede europea che vede il governo impegnato in prima linea per rivedere il percorso del green deal rendendo sostenibile la transizione ambientale”.

Anche l’ex premier Draghi – ha ricordato Urso – ha dichiarato che la politica ambientale deve essere compatibile con quella industriale. Le decisioni della commissione influenzeranno in maniera decisiva il mercato dell’auto, e l’Italia giocherà un ruolo cruciale“.

Urso ha quindi ribadito l’importanza dello stabilimento di Atessa e l’impegno dell’impresa nel dialogo con il presidente regionale e i tavoli nazionali. Tuttavia, ha criticato il ricorso agli ammortizzatori sociali, sottolineando la necessità di impegnare Stellantis nello sviluppo del paese e della regione. “Il ministero – ha ribadito – sta assicurando un analogo impegno anche negli altri tavoli che riguardano la regione”.


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