Dopo un’attenta analisi dei piani presentati dalle ASL e dopo aver ascoltato i direttori generali, le commissioni Sanità e Bilancio hanno dato il loro via libera. Tuttavia, il consenso è stato accompagnato da una serie di osservazioni e suggerimenti che le commissioni hanno trasmesso alla Giunta regionale. Lo scopo è quello di migliorare ulteriormente i piani, rendendoli più efficaci e in grado di garantire una buona assistenza sanitaria. Si è sottolineata l’importanza di un approccio che tenga conto delle specificità di ogni ASL e delle esigenze dei cittadini. Il presidente della Commissione Sanità, Paolo Gatti, ha ritenuto importante il lavoro svolto, frutto di un’analisi approfondita e di un confronto costruttivo tra tutti gli attori. Questo processo, secondo Gatti, rappresenta un passo avanti per la sanità regionale.
Nel pomeriggio sono stati ascoltati i direttori generali delle quattro Asl Abruzzesi. Le Commissioni hanno espresso parere favorevole sui piani di rientro delle spese sanitarie di tutte, raccomandando tuttavia, “un monitoraggio continuo e costante” considerato che il Dipartimento Sanità per nessuna delle aziende ha reso esplicita una dichiarazione di sostenibilità. Le Asl dovranno ora tenere conto dei suggerimenti delle commissioni e perfezionare i loro piani. Obiettivo, migliorare l’efficienza del sistema sanitario e garantire un’assistenza di qualità.
Sull’approvazione dei piani si è registrato il voto contrario dell’opposizione. In particolare Camillo D’Alessandro, presidente regionale di Italia Viva, in un comunicato emesso in serata si chiede “come sia possibile che gli stessi manager che oggi presentano quei piani di rientro sono gli stessi che nei loro bilanci di previsione prevedevano i pareggi di bilancio, salvo riscontrare perdite continue fino a 180 milioni di euro. L’Abruzzo – continua D’Alessandro – è terzultima tra le regioni per la spesa sanitaria pro capite e tra le prime tre per il ricorso a spese personali per pagarsi le cure. I tagli a prestazioni, farmaci e possibili accorpamenti, non sono sostenibili. E’ necessaria una verifica contabile molto approfondita“. (In copertina Paolo Gatti, presidente della Commissione Sanità).










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