Paolo Gatti, neo consigliere regionale in quota Fratelli d’Italia e presidente della V commissione, è stato tra gli artefici indiscussi della conferma di Villa Mosca quale sito per la realizzazione del nuovo Mazzini. Una battaglia lunga, combattuta a forza di petizioni, conferenze stampa, flash mob anche da parte di comitati creati allo scopo. La volontà espressa dalla maggioranza dei cittadini ha trovato uno sbocco definitivo con il suo ritorno in Regione. Non è un mistero che gli orientamenti degli stessi vertici regionali e della Asl teramana, avevano puntato sulla scelta di Piano d’Accio. Un danno grave per l’intera città. La delocalizzazione dell’ospedale avrebbe spostato il baricentro di un’economia consolidata da decenni tra impatto diretto e indotto, verso la costa. Per Teramo, che già di per sè, soffre di scelte inopportune di chi la governa attraversando un periodo di profonda crisi, sarebbe stato il colpo di grazia.
L’annuncio di Gatti è arrivato in queste ore, riportato da Il Centro. Una risposta al sarcasmo sparso a piene mani dal PD che nei mesi scorsi aveva sempre bollato il nuovo progetto come “l’ospedale delle Barbie”. Un corto circuito all’interno dello stesso partito che sembra vivere due anime. Una pubblica “elettorale” pro Villa Mosca sfociata con una delibera comunale favorevole e l’altra racchiusa nelle segrete stanze, con l’occhio strizzato alla palude di Piano d’Accio.
Ora l’annuncio, con l’impegno da parte del presidente della regione Marsilio di trovare i soldi da aggiungere ai 104milioni già in cassa.










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