Il Presidente in carica dell’ANCI Abruzzo, Gianguido D’Alberto, ha celebrato il trentennale dell’associazione, ricordando l’impegno dei sindaci fondatori e sottolineando il suo ruolo cruciale nel supportare i comuni abruzzesi, soprattutto negli ultimi anni, segnati da emergenze sanitarie e calamità naturali.

Nel corso della cerimonia si sono ricordati i sindaci che costituirono, nel 1994, l’associazione, sottolineando le loro figure e la loro tensione ideale; quindi un cenno ai sindaci scomparsi, con particolare riferimento al Sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, assassinato dalla malavita organizzata, del quale si è ripresa una frase che rappresenta lo spirito dell’ANCI:  “I Comuni sono i paesi che fanno il Paese”.

Il Presidente ha inoltre evidenziato il successo ottenuto dall’Abruzzo nel designare L’Aquila come Capitale Italiana della Cultura 2026, un traguardo raggiunto grazie alla collaborazione di tutti i comuni della regione.

D’Alberto ha infine sottolineato “l’importanza dell’ANCI nel sostenere i Comuni in questi anni particolarmente difficili, nei quali  l’Abruzzo, oltre alla pandemia ha dovuto affrontare numerose calamità naturali: due terremoti, alluvioni, nevicate, dissesti idrogeologici, che hanno messo noi Sindaci, ancora una volta, di fronte all’onore e all’onere di traghettare i nostri Comuni verso tempi migliori”.

Quindi il presidente regionale ha tracciato alcuni punti sui quali si è svolta l’azione dell’ANCI, tra i quali la transizione ecologica, il Welfare, il disagio minorile, l’emergenza abitativa e la sicurezza.


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