Federalberghi e Faita Federcamping – in un comunicato che riportiamo in sintesi – esprimono preoccupazione per il nuovo decreto sulle concessioni demaniali approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Le associazioni di categoria sottolineano che, sebbene l’estensione delle concessioni fino al 2027 sia un primo passo positivo perchè apre uno spazio temporale utile per trovare soluzioni, la riforma non tiene sufficientemente conto delle specificità degli alberghi e dei campeggi. Per queste strutture, la concessione balneare è parte integrante dell’offerta complessiva, e la loro separazione potrebbe causare un danno economico irreparabile. La combinazione tra servizi ricettivi e accesso alla spiaggia sono un fattore di scelta irrinunciabile da parte dei turisti.
Le associazioni chiedono quindi al Parlamento di intervenire per migliorare il decreto, introducendo misure specifiche per tutelare le imprese turistico ricettive. In particolare, si chiede di prendere esempio dalla legislazione greca, che ha già previsto apposite soluzioni per questo tipo di attività, nel pieno rispetto del diritto europeo.
Sull’argomento è intervenuto anche Giulio Sottanelli, parlamentare abruzzese di Azione, secondo il quale “ci troviamo di fronte ad un’ulteriore proroga al 2027 delle gare, con possibilità di arrivare addirittura al 2028. Il governo in campagna elettorale aveva promesso una soluzione definitiva a tale problema. Ancora una volta abbiamo perso occasione per fare chiarezza – ha sottolineato – la proroga elimina la certezza nel futuro dei balneari e, di conseguenza, blocca ogni investimento da qui al 2027. Scelta politicamente vantaggiosa, ma governare è altra cosa.”










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