–Redazione
“A Notaresco gioca solo il Notaresco”. Il volantino fatto girare dalla tifoseria del Notaresco Calcio 1924 “Solite Facce”, non lascia dubbi. Estranei non ne vogliamo. Il volantino lancia un J’accuse contro il sindaco e l’assessore di riferimento che da sempre avevano “tranquillizzato” i supporter che mai vi sarebbe stata lesa maestà nei confronti del prato del Savini da parte di squadre “straniere”. Tranne se ospiti, naturalmente. “Ci sono cose sacre per noi – si legge nel volantino – è una di queste è il nostro stadio“. Roba da Tolkien, pergiove!. Ognuno al concetto di sacro appende ciò che vuole, ne prendiamo atto e da teramani confidiamo che si risolva una volta per tutte la questione legata allo stadio Bonolis. Che, tra crediti vantati, debiti non riconosciuti, consigli comunali di là da venire dall’esito incerto, rimane sempre l’araba fenice del calcio pretuziano. Una partita a tre, fra Teramo Calcio, Soleia e Comune che tarda a trovare soluzione. Intanto domenica la prima in casa il club biancorosso la giocherà in un ambiente che si è dichiarato apertamente ostile. Dopo il poker rimediato a Fossombrone non è un buon viatico. Grazie, comunque.










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