L’indagine condotta dai carabinieri è cominciata nel 2022, in seguito ad un accertamento presso un’azienda metalmeccanica. Il controllo minuzioso dei certificati rilasciati da una società autorizzata, attestanti la sicurezza sul luogo di lavoro ne ha scoperto evidenti irregolarità. In particolare si trattava di documenti artefatti con lo scopo di evitare le salate ammende previste in caso di ispezione o per farsi revocare la sospensione dell’attività ottenuta da accertamenti pregressi. L’indagine si è successivamente allargata ad altre imprese e in molte di queste sono state riscontrate le stesse irregolarità e sempre con al centro la stessa società emittente. Un sistema ben studiato e non un caso isolato.
I denunciati sono il titolare di una società di prestazioni alle imprese di servizi e consulenza per la sicurezza, e per concorso morale 10 imprenditori in vari settori, tutti del teramano che si sarebbero avvalsi di quei certificati.










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