Roseto. Protesta dei migranti ospiti del Felicioni: Cibo scadente e lungaggini burocratiche. FDI: “Chi ha organizzato sono quelli che hanno creato il problema”

Una protesta ha scosso questa mattina il centro di accoglienza per migranti Felicioni di Roseto degli Abruzzi. Circa quaranta ospiti, prevalentemente di origine africana sui circa 400 ospitati, hanno manifestato il loro disagio per le condizioni della struttura, lamentando cibo scadente, carenza di mediatori culturali e ritardi nelle pratiche burocratiche. La protesta, organizzata dal sindacato USB, è stata documentata in diretta sui social media. Dopo momenti di tensione, la situazione si è calmata grazie all’intervento del titolare del centro e della vice prefetto, che hanno incontrato i manifestanti. Tuttavia, la protesta ha sollevato nuovamente il dibattito sull’utilizzo di strutture turistiche come centri di accoglienza, in particolare in una zona residenziale.

Sulla protesta è intervenuta anche Fratelli d’Italia con una nota nella quale afferma che “si tratta di un’assurda protesta orchestrata dai sindacati. Ancora una volta, la sinistra e i sindacati tentano di strumentalizzare politicamente una situazione che essi stessi hanno contribuito a creare. È paradossale che chi ha sponsorizzato un’immigrazione incontrollata ora si lamenti delle inevitabili conseguenze, scaricando la responsabilità su chi da anni denuncia i problemi legati a questo centro”.