Atti di vandalismo senza fine colpiscono da un po’ di tempo la città. Fu la volta della maschera di Pannella, nel ceppo a lui intitolato e posizionata davanti alla Noè Lucidi. Qualche settimana fa la targa in ricordo di Ivan Graziani, nei giardini davanti alla Madonna delle Grazie. Per non parlare degli scempi subiti dagli animali ospiti della Villa Comunale.
Stavolta è toccato ai busti dello scultore Raffaele Pagliaccetti (detto Raffaello) e del deputato Vincenzo Irelli. Un danno grave, non solo dal punto di vista simbolico, espressione di pura barbarie, ma anche per il costo sostenuto dalla collettività. Barbari. Barbari che, tuttavia, la fanno sempre franca.












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