Per quella che il sindaco D’Alberto è un’operazione storica, per il suo consigliere di maggioranza Lancione è invece una partita a poker “nella quale non si sa chi sia il baro“. La vicenda Bonolis, come previsto ha infiammato di nuovo l’ampio salone del Parco della Scienza, sede provvisoria della assise comunale. Nutrita, ma forse non più di tanto, la rappresentanza dei tifosi, nonostante gli appelli, i comunicati stampa e perfino le magliette a tema. C’è stato all’inizio un piccolo revival, durante l’intervento di Rabbuffo, dello scontro che fu tra lui e Pilotti la volta scorsa in commissione, per il mancato accesso agli atti. Una fiammata subito sedata, tuttavia, dopo un breve scambio di accese battute.

La seduta l’ha introdotta il sindaco che ha definito l’operazione per riappropriarsi dello stadio Bonolis, “neutra“, ovvero a costo zero. Una considerazione fatta in base al dare-avere che secondo i conti fatti dai “suoi” esperti finisce in pareggio. Un calcolo che poggia sulla base di presunti affitti da riscuotere con l’area commerciale annessa allo stadio. Una tesi ripresa dal consigliere Malavolta, il primo a parlare della maggioranza confermando di fatto l’introduzione del sindaco. Scontata la reazione della minoranza – e non solo – secondo cui per la risoluzione della convenzione sarebbe stato più conveniente andare all’arbitrato perchè Iachini non pare avesse carte in mano sufficienti per spuntarla in quella sede. “Niente rendiconti presentati, nè una documentazione che gli permetta di rinegoziare la convenzione. Adesso – ha insistito l’opposizione – pagheremo 5 milioni di euro, comprensivi del 5% di interessi, sempre che l’Agenzia delle Entrate non imponga un’iva onerosa e allora saranno dolori. E’ tutto da vedere poi, che i locali commerciali annessi allo stadio, come è nelle speranze di questa maggioranza, diano mai un utile. Un discorso aleatorio che si basa sul nulla“. Per Antonetti, “sarebbe stato il caso di lasciare la gestione alla Soleia e continuare a pagare l’affitto. Si sarebbe speso molto meno“. Per Cristina Marroni l’operazione Bonolis “è un bluff del Comune“. Per D’Egidio, si sarebbe dovuta e potuta trovare un’altra soluzione, “con 5 milioni di euro sai quante via Longo si fanno?“. Per Franco Fracassa “abbiamo pagato somme a Iachini che non dovevamo, somme non riconosciute dalla relazione dell’ avvocatura comunale. In 4 anni, dalla presentazione del Pef non e’ stato mai portato in Consiglio per il voto. Se si fosse votato, Iachini non avrebbe potuto chiedere l’arbitrato“.

Il colpo di scena, però, è arrivato da sinistra. Il consigliere di maggioranza Lancione ha avuto il bisogno di esternare con l’astensione, votare No sarebbe stato evidentemente troppo, la sua opinione contraria all’approvazione della delibera . “Questo stadio è un cancro e alla Soleia non ci sono benefattori – ha detto in sostanza – Se non mantengono gli impegni l’operazione non sarà a costo zero“.











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