LA LETTERA:

Gentile redazione, due parole su quanto avvenuto in merito alla nomina del nuovo dirigente tecnico del Comune. Pur riconoscendo le qualità dell’ing. Manetta, resta il rammarico per l’esclusione di Remo Bernardi, che ha ricoperto il ruolo per quasi dieci anni affrontando numerose sfide con grande competenza. Un cambiamento che sembra sprecare una significativa esperienza nominando un subalterno al suo posto. Un cambio di leadership che non ha giustificazioni nel campo prettamente legato alla competenza professionale”.

Difficile credere che non sia stata una scelta politica imposta dall’alto e accettata dal sindaco. Lo stesso assessore Di Marcantonio, collocato nello scacchiere della politica in “quota” al consigliere regionale Mariani, prima delle nomine aveva puntato l’indice sul nome di Manetta, annunciando le sue dimissioni se non fosse stato accontentato. Così come non è un mistero che Manetta sia in sintonia con il consigliere regionale Cavallari.
Gentile redazione, non sarebbe neanche la prima volta che il sindaco sostituisca qualcuno indipendentemente dalle capacità personali. Si pensi anche al ritiro delle deleghe agli assessori De Sanctis e Di Bonaventura, probabilmente revoche gradite all’assessore Core (come non ricordarsi della fuoriuscita dello stesso Core e della Falini da Insieme Possiamo aprendo le porte all’esonero della De Sanctis) a Cavallari e al presidente della Provincia, che il bilancino della politica li voleva in cerca di nuovi assessori”.

Nonostante gli sforzi della giunta per promuovere un’immagine di stabilità, la situazione non è positiva. Il Sindaco non ne esce bene e i principali rappresentanti della politica locale non sembrano interessati a risolvere le gravi problematiche che affliggono la città. Grazie per l’accoglienza che vorrete riservarci“.


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