E’ ancora tenuta nel reparto di rianimazione sotto coma farmacologico una delle tre donne, la più grave, coinvolta nella caduta del fulmine sulla spiaggia di Alba Adriatica. Le sue condizioni generali appaiono stabili anche se per avere un quadro diagnostico più preciso, occorre attendere. Bisognerà verificare se il periodo di scarsa ossigenazione del cervello le avrà portato conseguenze future. Invece, la donna straniera, sessantenne, colpita da infarto migliora sensibilmente. Non è escluso che tra poche ore venga dimessa. Senza nessuna conseguenza, invece, la terza vittima. Rimarrà solo un brutto ricordo.

Scoppia intanto la polemica sui ritardi dei soccorsi. Secondo il Messaggero il defibrillatore più vicino al luogo dell’evento non era al suo posto. Fatto che ha ritardato il primo intervento, forse il più importante, di alcune decine di minuti.


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