Sciopero dell’”ombrellone” domani sulle spiagge abruzzesi. Gli aderenti al sindacato balneari, per protesta contro l’applicazione della direttiva europea Bolkestein che prevede la messa all’asta delle concessioni, apriranno gli stabilimenti con due ore di ritardo. Alle 9,30 anzichè le canoniche 7,30. “Non vi è ancora alcun provvedimento legislativo che dia certezza agli operatori pubblici e privati sulla questione», avvertono i rappresentanti della Confcommercio e Confesercenti. Se non vi saranno ancora novità su una direttiva “che – spiegano -“aprirà un futuro incerto per migliaia di operatori, dipendenti e indotto, lasciando il settore in mano alle multinazionali”, la protesta si ripeterà il 19 agosto e poi ancora il 29, aumentando le ore di chiusura.

Sullo sciopero interviene anche l’Unione Consumatori per bocca del presidente Massimiliano Dona: “I balneari che aderiranno allo sciopero del 9 agosto – informa Dona – sono comunque tenuti a offrire l’accesso gratuito alle spiagge come forma di risarcimento verso gli abbonamenti settimanali e mensili. Anche gli ingressi giornalieri pagati in anticipo dovranno essere rimborsati, a meno che i turisti decidano di accedere alla spiaggia dopo la fine dello sciopero. In caso contrario, l’Unione Nazionale Consumatori prenderà provvedimenti a tutela dei diritti dei consumatori”.


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