Emergenza abitativa e antenne 5g al centro del consiglio comunale di ieri dedicato alle interrogazioni. Due argomenti delicati sui quali si è concentrata l’attenzione in particolare del consigliere di Azione Alessio D’Egidio. Dati alla mano il consigliere ha posto al sindaco D’Alberto due quesiti, il primo sull’emergenza abitativa e in particolare sulle case di via Longo, punto di riferimento di persone che vivono nel degrado e che un paio di anni fa hanno consegnato alla cronaca la morte di due disperati, il secondo sull’istallazione di un’antenna per telefonia 5G nella zona di Putignano.
Sulle case di via Longo, da tempo al centro del dibattito consigliare, D’Egidio sottolinea il ritardo dell’amministrazione nel mettere mano a quella situazione che, oltre a interessare la vita delle persone è anche il biglietto da visita per chi entra in città. Il consigliere si chiede: “visto che per il recupero di quelle palazzine il finanziamento da parte del Ministero non è stato ammesso, e visto che risulta un’avanzo di 5 milioni di euro nel bilancio 2023, perchè chiedere un mutuo alla Cassa depositi e prestiti di 2milioni e mezzo per recuperare la zona? Cosa si intende fare con quei 5 milioni?”. “La domanda – sottolineano esponenti dell’opposizione – è rimasta appesa nell’aria” ed è qui che è serpeggiato il retropensiero che parte di quei 5 milioni “debba prendere la via di Piano d’Accio e più precisamente quella del Bonolis. Da qui la necessità di chiedere un mutuo e i ritardi nella bonifica di via Longo”.

Sull’antenna 5G di Putignano ci si è soffermati sui lavori di istallazione che sono ripresi alla chetichella “approfittando del periodo estivo”, dopo un primo stop conseguente ad un intervento del consigliere Corona di Fratelli d’Italia. L’opposizione si chiede “se il Comune abbia fatto il possibile per venire incontro alle richieste in merito avanzate giorni fa da un comitato di quartiere. Perchè, se è vero che nessuno può impedire che vengano istallate antenne 5g, è vero anche che il Comune dovrebbe attivarsi perchè questo venga fatto senza che si arrechino potenziali danni alla popolazione. Allontanarsi dai centri abitati, per esempio, e concentrare tutte le compagnie in un’unica postazione. Ci si è mai chiesti quante antenne 5g sono istallate sui tetti di Teramo?”.
Ma è proprio sull’antenna di Putignano che si apre un giallo. Riguarda la regola del silenzio assenso che autorizza l’apertura di un cantiere qualora non arrivi risposta dagli uffici competenti entro 90 giorni dalla richiesta. “Sembra – si chiede la minoranza – che questo sia proprio il motivo per il quale l’impresa abbia ripreso i lavori. Nessun rilievo sarebbe stato fatto entro i giorni previsti dalla legge con la conseguenza che ogni atto consecutivo è nullo”. Se fosse così, un bel via libera, nonostante le rassicurazioni alla popolazione fatte dal sindaco in persona e dall’assessore Ciammariconi. PS: La Ciammariconi abita proprio lì.










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