Ombrelloni chiusi per due ore il 9 agosto sulle spiagge abruzzesi. I titolari delle concessioni balneari hanno indetto la protesta per sollecitare il governo a trovare soluzioni in vista dell’applicazione della famigerata Bolkestein. La norma, di direttiva Ue, prevede di liberalizzare le spiagge che sono così divenute passibili di affidamento in concessione con gare pubbliche aperte a tutti gli operatori europei. “il rischio per gli imprenditori – dicono i balneatori – è che vadano in fumo anni di lavoro e per i consumatori che le aste aperte anche alle multinazionali possano trasformarsi in cartelli con un notevole incremento dei costi”.

Se questa prima forma di protesta non dovesse avere seguito, un’altra è in programma con la chiusura degli ombrelloni per 4 ore il 19 agosto. “Sono a rischio – si legge in una nota del Sindacato Italiano Balneatori – centinaia di imprese solo in Abruzzo, e con loro migliaia di posti di lavoro”


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