Nuova perquisizione a sorpresa nel primo reparto detentivo, dopo quella delle settimane scorse. Sequestrati 4 smartphone, 1 microcellulare e circa 200 grammi di sostanze stupefacenti. Un successo per la Polizia Penitenziaria, che nonostante le carenze di organico e risorse continua a operare in prima linea per garantire la sicurezza all’interno delle mura carcerarie. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (S.I.N.A.P.Pe.) ha espresso soddisfazione per l’operazione, sottolineando l’impegno e la professionalitร degli agenti di custodia di Castrogno.
“Ancora una volta, i nostri colleghi hanno dimostrato di essere all’altezza del compito”, ha dichiarato un rappresentante del sindacato. “Nonostante le difficoltร e le carenze del sistema, loro continuano a garantire la sicurezza all’interno delle carceri, spesso a costo di grandi sacrifici”. L’episodio di Castrogno riaccende i riflettori sulle criticitร del sistema penitenziario italiano. Da anni, sindacati e associazioni denunciano le carenze di personale, le condizioni di sovraffollamento e la difficoltร nel garantire un’adeguata rieducazione dei detenuti.









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